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Museo

Malignani Museum

Ci sono degli oggetti che nel 1983, in Italia, sembravano venuti dallo spazio. In un’epoca ancora ampiamente dominata da voluminosi monitor a fosfori verdi e da computer portatili per modo di dire, senza batteria e dal peso contenuto entro i 10KG, qualunque dispositivo portatile avesse attaccata una tastiera e un monitor, dalla calcolatrice scientifica in su, bastava ad esaltare l’immaginazione del proto-smanettone.

L'Olivetti M24, prodotto presso lo stabilimento di Scarmagno a partire dal 1983, nacque come clone del PC IBM. Ebbe grande successo su tutti i mercati mondiali

Il dispositivo è costituito da un telaio sul quale sono assemblati una valvola termoionica (doppio triodo) inserita nella sua basetta e altri componenti quali resistori, capacitori. La parte inferiore del telaio presenta otto piccoli perni: uno centrale di diametro maggiore per il collegamento meccanico ad altre parti del sistema e altri sette pin per il collegamento elettrico.

Questo modulo intercambiabile, basa il suo funzionamento sul doppio triodo con collettore comune, che era utilizzato dall'elaboratore come un interruttore automatico controllato da un segnale elettrico.

L'XT originale era dotato di 128 KB di RAM, un drive per floppy disk da 360 KB e 5 1/4", un hard disk da 10 MB, una porta seriale, otto slot ISA a 8 bit e un processore Intel 8088 a 4.77 MHz. Il sistema operativo era il PC-DOS 2.0.

La presenza di otto slot era un miglioramento dei precedenti cinque slot, ma in realtà tre slot erano coperti dal controller del floppy disk drive, dal controller dell'hard disk e dal controller della seriale. Il modello successivo fu dotato di 256 KB di memoria e il modello che lo seguì venne fornito di 640 KB di RAM e di un hard disk di 20 MB.

Il case in metallo si presenta come un parallelepipedo avente sul fronte una maniglia retrattile e uno sportello che, aperto, si rivela essere il monitor LCD da 10" (monocromo con risoluzione testo 80x25 e grafica 640x200 oppure 320x200). A case aperto, simmetricamente ai lati del monitor, sono visibili due drive per floppy disk da 3,5" (720 kb ciascuno), e in basso la tastiera a 79 tasti.

Questo computer detiene due primati: è il primo laptop computer dell'IBM commercializzato ed è il primo, sempre tra quelli commercializzati, ad avere un'alimentazione elettrica autonoma.

La memoria a nucleo magnetico o memoria a nuclei di ferrite è una tipologia di memoria informatica non volatile. Questa utilizza piccoli anelli magnetici di ceramica per memorizzare le informazioni digitali, i dati sono memorizzati tramite la variazione della polarità del campo magnetico degli anelli. Queste memorie furono utilizzate nei primi computer prima della diffusione delle memorie a semiconduttori.

Il Minivac 601 Digital Computer Kit era un computer elettromeccanico digitale creato da Claude Shannon e venduto dalla Scientific Development Corporation nel 1961 come un kit per l'insegnamento dei circuiti digitali.

Utilizzava dei relè come interruttori logici e come memoria. Aveva un array di 6 bit come input/output, che consisteva di semplici interruttori e indicatori luminosi ed un disco per l'inserimento di numeri digitali.

Federico Faggin (Vicenza, 1º dicembre 1941) è un fisico e inventore italiano naturalizzato statunitense. È l'inventore del primo microprocessore, l'Intel 4004, di cui ha curato la progettazione e la realizzazione, nonché il fondatore di ZiLOG, presso cui ha progettato lo Z80.

 

L'Intel 4004 è il primo microprocessore monolitico (cioè interamente contenuto in un solo circuito integrato) della storia ad essere commercializzato. In particolare l'Intel 4004 è una CPU.

La Magnavox Odyssey è la prima console per videogiochi al mondo uscita sul mercato. Fu presentata la prima volta il 24 maggio 1972 e messa in vendita l'agosto dello stesso anno, precedendo Pong (della Atari) di tre anni.

Non ebbe un elevato successo commerciale dato che fu poco pubblicizzata e venduta solo nei negozi Magnavox. Aveva inoltre un prezzo elevato, a cui bisognava aggiungere altri soldi per l'acquisto della pistola ottica opzionale.

L'IMSAI 8080 è stato un microcomputer commercializzato da IMS Associates, Inc. (successivamente rinominata in IMSAI Manufacturing Corp.) dal 1975 al 1978. L'IMSAI 8080 era molto simile al famoso MITS Altair 8800, tanto che in molti lo considerano il primo computer clone.

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