Le scorse settimane alcune classi della Sezione Elettronica Elettrotecnica (2EEA-C, 3ELTA, 4ELTA, 5ELTA) accompagnate dai rispettivi docenti, hanno effettuato una visita di istruzione alla Centrale Idroelettrica di Meduno (PN).
Quest'ultima fa parte di un insieme di strutture comprendente gli impianti Valina, Chievolis, Meduno, Colle e Istrago; essi costituiscono un’imponente opera di ingegneria idraulica e utilizzano le acque del Torrente Meduna e dei suoi affluenti e hanno una potenza installata totale di oltre 50MW.
Le centrali idroelettriche lavorano in cascata, per cui l’acqua utilizzata dagli impianti Valina e Chievolis viene ripresa dagli impianti più a valle (Meduno, Colle, Istrago) ed è utilizzata anche dal Consorzio di Bonifica Cellina Meduna per scopi irrigui.
L’impianto di Meduno costituisce il terzo salto dell’asta del torrente Meduna e ne utilizza le acque con un bacino imbrifero sotteso di 220 km² . L’opera di sbarramento principale è situata in località Ponte Racli, in comune di Tramonti di Sopra, ed è costituita da una diga in calcestruzzo, ad arco a doppia curvatura, con altezza di 75,35 m e sviluppo al coronamento di 110,25 m. La diga, che ha un volume di 19.000 m³ di calcestruzzo, crea un serbatoio del volume di circa 27,5 milioni di m³ ; la quota massima di regolazione è pari a 313,00 m s.l.m.
I due gruppi di produzione sono alloggiati in fondo ad un pozzo del diametro di 16,5 m e profondo 50,64 m rispetto al piano campagna; ciascuno dei gruppi, ad asse verticale, è costituito da una turbina Francis da 4.560 kW con velocità di 458 giri il minuto, accoppiata ad un alternatore della potenza di 5.700 kVA alla tensione di 6 kV.
Il pozzo è già predisposto per ospitare un terzo gruppo di produzione.
Gli studenti – dopo una presentazione multimediale relativa alle modalità di realizzazione di una centrale idroelettrica – sono stati accompagnati dai tecnici nelle sale di controllo e nel “pozzo” per prendere visione dei gruppi di generazione.
Successivamente l'ing. Panzeri – dirigente della Edison – ha spiegato brevemente la struttura della stazione AT all’aperto, ove sono installati due trasformatori elevatori da 5.700 kVA con tensioni 6/130 kV collegati alla rete alta tensione nazionale.
Tutti gli allievi hanno apprezzato in particolare le performance di tale centrale, quali flessibilità di impiego, velocità di messa in servizio e – last but not least – il fatto che si producesse energia da fonti rinnovabili e senza inquinare.
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