Il 29 novembre del 2017, alcune classi del Malignani sono state protagoniste di una interessante visita guidata, nell'ambito del progetto d'Istituto "Le guerre e le loro vittime civili", presso la caserma “Berghinz” di Udine, dove ha sede il 3° Reggimento “Genio Guastatori”, nel quale opera anche personale specializzato a svolgere funzioni di artificiere.
L’incontro è stato organizzato per discutere con i militari artificieri circa i danni subiti dalla popolazione civile a causa degli ordigni bellici in zone di guerra.
Dopo essere stati accolti in aula magna, veniamo divisi in gruppi; attirano la nostra attenzione una serie di foto che riguardano la Prima Guerra Mondiale, con protagonisti gli artificieri italiani del periodo; di seguito la visita prosegue all’interno del museo della caserma, costituito per intero dei cimeli donati dalle famiglie dei caduti. Viene descritta e illustrata la storia del reparto “Genio Guastatori”. Un ufficiale ci presenta il triste passato legato agli oggetti esposti e alle armi utilizzate nella Grande Guerra. Impressionante è vedere che il sangue segna ancora il “nostro Tricolore” esposto.
Ci spostiamo poi in due scenari di guerra costruiti ad arte dal personale, questi servono per immedesimare il visitatore tramite suoni tipici di battaglia in spazi angusti, vengono illustrate le armi precorritrici delle “mine” come ad esempio i triboli o i ricci.
Successivamente in un’aula dove un ufficiale ci illustra il funzionamento degli IED, ordigni offensivi ma non mortali, pone la nostra attenzione su quanto sia “elementare” e quanto poco ci voglia, sia economicamente che con poche conoscenze tecniche, per costruire un ordigno in grado di uccidere e distruggere un carro armato. Tecnicamente è possibile distinguere tra mine anticarro e mine antiuomo, non solo nell’uso che ne viene fatto ma anche nel risultato che ne consegue. Ad esempio una mina antiuomo viene spesso usata a copertura della mina anticarro per rendere il disarmo più complesso.
Alla fine della lezione ci spostiamo in una stanza a lato dove vengono illustrati i dispositivi di protezione individuali (DPI) indossati ogni giorno sia per cercare mine, che per disinnescarle.
Il reparto “Genio Guastatori”, inoltre, si serve di strumenti di ausilio utilizzati in zone belliche o pericolose utili a sostituire il militare stesso in uno scenario particolarmente critico che mette a dura prova l’intervento diretto del militare. Interessantissima l’ultima visita alla palestra e la dimostrazione da parte dei militari di alcune mosse per il disarmo in caso di attacchi ad arma bianca o da fuoco.
La visita si è conclusa con un caloroso saluto e un doveroso ringraziamento al personale militare che ci ha accolti e guidati con grande disponibilità e professionalità in questa esperienza, sensibilizzandoci in merito alle tragiche conseguenze dei conflitti sulle popolazioni civili.
Gianmarco Benedetti 2^ INT A
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