“La cultura, il confronto, la conoscenza viva, il pensiero critico quale chiave di lettura consapevole di un presente complesso, la capacità di assumere responsabilità individuali nel proprio dovere di comprendere, di esprimere giudizi, di prendere posizione di fronte al corso degli eventi. Sono questi gli strumenti che la Scuola si impegna più che mai a coltivare, trasmettere e condividere, nella ferma certezza che solo valori improntati al dialogo consentiranno di compiere scelte di riconciliazione profondamente estranee a ogni logica di guerra e ispirate ai valori fondanti della nostra collettività e della nostra umanità.”
Con queste parole, il gruppo interdipartimentale “Solidarietà Malignani” del nostro Istituto ha voluto riassumere l’impegno preso a non restare né indifferenti né atterriti di fronte alle atrocità della guerra. In quest’ottica si colloca la videoconferenza “Educazione alla pace, arsenale nucleare e commercio internazionale di armi”, con Giorgio Beretta, ricercatore presso l’OPAL (Osservatorio Permanente sulle Armi Leggere e le Politiche di Sicurezza e Difesa), tenutasi lo scorso martedì 5 aprile.
Dopo aver riflettuto sull’importanza del diritto internazionale ai fini di una de-escalation dei conflitti tra Paesi, Beretta ha approfondito il tema delle spese militari e del commercio internazionale di armi. Sottolineando come più della metà dell'export bellico dei Paesi europei sia indirizzato verso stati situati nel cosiddetto "Mediterraneo allargato" (dal Nord Africa al Golfo Persico fino al Mar Caspio e Mar Nero), ossia in una tra le zone con le maggiori tensione al mondo, si è riflettuto sulla reale efficacia difensiva della produzione di armi. Il dibattito che si è acceso qualche settimana fa nei nostri media riguardo all’invio negli ultimi decenni di svariarti milioni di euro di armamenti sia all’Ucraina che alla Russia da parte dei Paesi europei si inserisce in questo contesto.
La distribuzione della spesa militare nel mondo, il suo andamento negli ultimi 50 anni e la sua relazione con i principali accadimenti storici sono stati descritti con approccio tecnico e analitico, tramite la puntuale presentazione di dati e grafici, dimostrando così ai nostri studenti come qualsiasi ambito, anche a carattere umanistico, possa essere descritto con metodo e rigore. Grande importanza è stata attribuita anche alla scelta delle fonti.
Al termine dell’incontro sono seguite domande e apprezzamenti da parte degli studenti e dei docenti delle 15 classi partecipanti, tra le classi terze e quarte del nostro Istituto. Le classi che non hanno potuto seguire l’incontro ma che sono incuriosite dall’intervento trovano registrazione e slide presentate a disposizione nella sezione file del team dei coordinatori.
Ulteriori articoli di Giorgio Beretta si trovano soprattutto sui siti https://www.unimondo.org/ e https://www.osservatoriodiritti.it
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