Persone che dialogano. Riflessioni su un percorso culturale. Brandelli di manifesti. Il passato che fa a pugni con il futuro. Questo è un flash dell’atmosfera che il gruppo di Arte in Libertà ha creato nelle ultime settimane. Studenti del Malignani e di altri istituti, studenti universitari, docenti, operatori culturali e figure esterne si sono riuniti attorno al tema del futurismo per creare un percorso che ha visto la realizzazione di due eventi: uno spazio riflessivo e un’art performance.
Lo spazio riflessivo si è svolto nell’ambito del festival Vicino/Lontano, il 12 maggio, presso l’Oratorio del Cristo di Udine. È consistito in un dibattito sulla valenza del movimento futurista e sulle implicazioni che esso ha avuto nel mondo contemporaneo. Al dibattito hanno partecipato gli studenti Tommaso Piani (Università di Udine) e Ludovica Benedetta Battaglia (I.S.I.S. Malignani), il prof. Marco Maria Tosolini (docente Conservatorio "G. Tartini" di Trieste) e l’arch. Renato Rizzi (docente IUAV di Venezia). Gli interventi dei relatori sono stati contaminati da improvvisazioni sperimentali elaborate dalle voci di Claudio Milano e Fabio Cassisi.
Il 20 maggio seguente si è svolta, negli spazi del Malignani, un’art performance. Questo evento, preparato nei mesi precedenti attraverso un percorso laboratoriale, sperimentando una didattica innovativa e un’attività di ASL, si è sviluppato in diversi ambienti dell’istituto. Cominciando dall’ingresso, il pubblico ha seguito la performance nei corridoi della scuola fino all’aula SmartLab, cuore pulsante del progetto. Qui si è svolta la parte principale dello spettacolo: a partire dai testi, scritti da Tommaso Piani, gli studenti hanno ricreato l’atmosfera futurista, dando un’idea delle sperimentazioni artistiche nei vari ambiti. Infatti, la performance ha messo in gioco letteratura, pittura, scultura, moda, danza… Un vero e proprio spazio – fisico e mentale – in cui sono state proposte le sinergie e le dinamiche tanto care ai futuristi. Lo spettacolo si è poi concluso nell’hangar della sezione aeronautica, in cui Giovanni Floreani (musicista e presidente dell’associazione culturale Fûrclap) ha anche diretto un’esibizione per pianoforte e macchine utensili.
Quest’ultimo intervento simboleggia bene uno degli obiettivi dell’iniziativa: affiancare arte e tecnica. Il progetto mira infatti a creare un ponte di collegamento tra cultura e impresa, vuole essere un punto di partenza per capire come sia possibile creare e sviluppare un proprio percorso. C’è la volontà di andare oltre il mondo scolastico strettamente inteso, c’è la necessità di sperimentare, di creare, di fare. Ed è proprio questo uno dei punti fondamentali: fare. Questo evento non sarebbe stato possibile senza la collaborazione degli studenti con gli operatori culturali dell’associazione culturale Fûrclap – capofila e finanziatrice del progetto - ed il coordinamento delle docenti Ofelia Croatto e Manuela Squadrito - rispettivamente ideatrice del progetto e responsabile del gruppo di teatro. - Una delle idee di base è quella di creare un percorso che riesca a conciliare il mondo della scuola con un mondo di stampo imprenditoriale, per dare vita a nuove esperienze legate al mondo della cultura. L’obiettivo è ambizioso, ma l’inizio è promettente. Qualcosa si può fare, e lo si può anche fare bene.
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