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Alla Scoperta di Napoli

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Le prof.sse Amalia Ellero e Nicoletta Leone hanno avuto il privilegio di accompagnare due delle nostre classi alla scoperta di una città ricca di storia e di cultura, di sole, di mare, di paesaggi straordinari e di persone che con generosità e coraggio, in silenzio, contribuiscono a frantumare tutti gli stereotipi che i mass media continuano a proporci sulla città partenopea.

Di seguito vengono riportate le testimonianze di alcuni ragazzi della classe 2 CMB B inerenti questa  esperienza 'alternativa'

“Dal 12 al 15 maggio la mia classe 2 CMB B e la classe 3 TEL C si sono recate in viaggio d’istruzione a Napoli con lo scopo di compiere anche un percorso verso la valorizzazione della legalità.

Napoli è una grande città, ricca di musei, palazzi importanti e tesori; un territorio che in tempi antichi ha visto ospitare numerose popolazioni e, quindi, con una ricca storia da raccontare.

A questa città sono però legati numerosi pregiudizi ed è conosciuta per la presenza della camorra che si nasconde e agisce silenziosamente all’interno della società creando numerose vittime innocenti ...”

(Dania Zoratti)

 

“Il progetto prevedeva l’incontro con Bruno Vallefuoco, il padre di un ragazzo rimasto vittima della mafia. Il figlio ventiquatrenne era rimasto ucciso vent'anni fa in una sparatoria insieme ad altri due ragazzi per errore a causa dello scontro tra due gang rivali. Il padre del ragazzo ha cominciato da allora una “lotta” per la legalità in collaborazione con l’Associazione Libera.  La cosa che ci ha di più commossi e segnati è stato che, nonostante la grave perdita subita, Bruno ha incontrato uno degli assassini di suo figlio e continua ad avere incontri con i detenuti e sostiene che l’art.41 bis, cioè il regime carcerario inflitto ai condannati per mafia, sia troppo duro …”

 (Ana Kuqi)

 

“… Fra le persone di buon cuore abbiamo avuto il piacere di incontrare, anche, don Luigi Merola.

Dopo aver rischiato di morire per mano della Camorra, don Luigi nel 2007 ha dato vita nel quartiere Arenaccia alla Fondazione “A voce d’e creature” con sede in una villa confiscata alla camorra. Qui i “ragazzi a rischio” possono dedicarsi al doposcuola, all'informatica, al teatro, alla danza, al giornalino, alla musica e ad altre attività che permetteranno loro di riscattare la propria vita” (es. i corsi professionali per pizzaioli, forniti da pizzaioli esperti volontari), perché "la camorra si combatte con la formazione e dando lavoro".

(Lorenzo Pianina)

 

“Il viaggio a Napoli è stato molto istruttivo. Ci ha permesso di visitare una città bellissima, piena di arte e storia. Gli incontri e i progetti sulla legalità, compresi i racconti di alcuni abitanti ci hanno mostrato la vera Napoli, sgretolando così l' immagine stereotipata che è stata creata nel tempo della città. "

Invitiamo tutti a donare il 5 per mille alla Fondazione Onlus  “A voce d’e creature” C.F.: 95097930630”, che toglie 150 bambini e giovani dalla strada per offrire loro un futuro diverso dal carcere.

(Ana Kuqi)

 

“Questi due incontri mi hanno dato la conferma che ci sono persone che cercano in tutti i modi di ostacolare il propagarsi della mafia e la speranza che in futuro ci siano sempre più  persone unite nella lotta alla criminalità, perché solo lottando insieme si può vincere la paura ed ottenere un buon risultato”

(Samuel Favalli)

 

“Queste due testimonianza mi hanno fatto capire che la violenza non va contrastata con la forza e la violenza ma con l’intelligenza e l’istruzione perché un ragazzo istruito ha più possibilità di trovare un lavoro e non dedicarsi alla camorra …

Personalmente il viaggio d’istruzione mi è piaciuto molto perché ho avuto l’occasione di legare di più con i miei compagni e di imparare in maniera differente rispetto alle solite lezioni a scuola; ho avuto anche il piacere di notare che Napoli non è quello che si dice, ovvero una città piena di ladri e di brutte persone, ma una città bella con delle persone stupende che sono cordiali, simpatiche e molto accoglienti.

Se potessi tornare a partire domani mattina lo farei senza ombra di dubbio!”

(Leonardo Saro)

 

“La mia esperienza di Napoli è stata davvero sorprendente, sono partito di corsa, non “preparato” e un po’ spaventato dalle dicerie altrui:” Attento, ti fregano! Attento al portafogli”… tante chiacchiere. Io a Napoli mi sono trovato benissimo, ho parlato con persone molto gentili e soprattutto ho mangiato benissimo. Nessun imbroglio, nessuna brutta esperienza. Oltre alla bella sorpresa e all’itinerario (Posillipo - Parco del Virgiliano, Castel Dell'Ovo, Ercolano, Oplontis, Napoli sotterranea, Chiostro di Santa Chiara, Cattedrale, Tesoro di S. Gennaro, Centro Storico, Metropolitana di Via Toledo,  Palazzo Reale a Capodimonte, etc.) studiato dalle professoresse, ho trovato la città di Napoli davvero stupenda, pulita, ricca di profumi, di colori, di storia e di persone di buon cuore …”

(Lorenzo Pianina)

“… Ritornerei a Napoli anche per il cibo perché è una cosa fantastica, soprattutto la pizza fritta che è la fine del mondo! Oltre al cibo ritornerei per i paesaggi e perché dopo la visita ho scoperto che Napoli non è come la vediamo nei film.”

(Anna De Paoli)

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